Cura delle carie e delle lesioni dentali

Odontoiatria conservativa

cura carie
conservativa

L’odontoiatria conservativa, come dice il termine stesso, è la branca che si occupa di conservare il dente quando questo è lesionato dalla carie o da un trauma o presenta anomalie della struttura per motivi congeniti o genetici.

 

Fino a qualche decennio fa le otturazioni e le ricostruzioni dei denti venivano eseguite in amalgama d’argento o, ancora prima, in piombo, tanto che ancora oggi, nel linguaggio, in Italia e anche all’estero, si usa il termine “piombatura” per indicare l’otturazione.

 

Oggi, grazie ai progressi scientifici della chimica i materiali che vengono utilizzati sono i “compositi” che hanno caratteristiche funzionali ed estetiche simili al dente naturale e permettono di eseguire restauri che non si riescono a distinguere dal resto del dente per forma e colore.

 

I restauri possono essere “diretti” o “indiretti”.

I primi, chiamati otturazioni o ricostruzioni, vengono eseguiti in studio con i suddetti materiali compositi in una seduta.

 

I secondi, chiamati “intarsi”, generalmente indicati per le cavità cariose più ampie, necessitano di una procedura più complessa: preparazione della cavità, impronta di precisione, realizzazione nel laboratorio odontotecnico dell’intarsio e quindi il suo posizionamento nel dente. Gli intarsi possono essere in porcellana o in materiale composito. In passato erano soprattutto in oro, materiale in via di abbandono per evidenti motivi estetici.

Endodonzia

La cura canalare: salvare un dente molto compromesso

cura canalare
cura dente

L’Endodonzia è la branca dell’Odontoiatria che comprende lo studio e la cura delle patologie della parte interna del dente, costituita dalla polpa, dalle fibre nervose e dai vasi che lo nutrono.

 

La cura canalare - o devitalizzazione- è l’intervento che si attua quando i tessuti interni del dente sono affetti da una patologia dovuta a carie o a un trauma, non risolvibile altrimenti. Quando un paziente si presenta lamentando forti dolori ad un dente cariato o ricostruito o con una otturazione o con una capsula molte volte è necessario, fatta un’adeguata anestesia, rimuovere il nervo ed i vasi infiammati od infetti quando il danno è irreversibile. Solo così è possibile salvare il dente evitando l’estrazione.

 

Questa operazione, che produce subito un senso di sollievo  al paziente, è sempre preceduta da un esame radiografico per valutare la situazione del dente e dei tessuti circostanti e fare una giusta diagnosi.

Una volta devitalizzato il dente viene curato in modo che nella radici, là dove c’erano il nervo ed i vasi sanguigni rimossi, rimanga un apposito materiale sterile (guttaperca e cemento canalare).

Ultimato il trattamento endodontico si procederà, in un’altra seduta, alla ricostruzione della corona in modo che il dente trattato possa continuare a svolgere la sua funzione masticatoria.

 

Oggi questa operazione viene svolta il maniera assolutamente indolore ed in tempi tutto sommato ridotti grazie alle tecniche anestetiche, ai materiali ed agli strumenti che la scienza e la tecnologia ci mettono a disposizione. Una volta invece, fino a qualche decennio fa, quando un dente era affetto da infiammazione della polpa o da necrosi ( morte e collimazione dei nervi e dei vasi sanguigni) il suo destino era segnato: estrazione. Nei casi più fortunati si procedeva, mediante successive medicazioni con “l’arsenico”, alla devitalizzazione chimica ed alla mummificazione della polpa. Operazione, questa, piuttosto dolorosa, lunga e che non sempre riusciva a salvare il dente.

Piccola chirurgia

Estrazioni dentali

Quando, per vari motivi, non è più possibile salvare un dente, compromesso dalla malattia parodontale, dalla carie, da un trauma o da altre cause bisogna purtroppo procedere all’estrazione. Nello studio del dott. Danieli essa viene eseguita con tutte le più moderne garanzie di sterilità e con anestesia che la rende completamente indolore. Vengono inoltre eseguiti altri interventi chirurgia pre-protesica e muco-gengivale.

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